SOCI - NOVADEA - STATUTO
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NUOVO ORARIO CRAL:
Via G. da Verrazano --> ogni primo giovedì del mese dalle ore 11.00 alle ore 14.00 (tel. 0321.424412)



A norma dell’articolo 18 della Costituzione Italiana, degli artt. 36, 37, 38, del codice civile, della legge 266, 11 agosto 1991, dell’articolo 11 L. 300 statuto dei lavoratori e del D.Lgs 460/97 e successive modifiche, è liberamente costituito nell’ambito delle società del gruppo DE AGOSTINI il circolo ricreativo

ASSOCIAZIONE NOVADEA

con sede in Novara, via Giovanni da Verrazano n. 15

Articolo 1 – Principi e scopi

  • il circolo ha il compito fondamentale di promuovere e gestire, come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, iniziative ed attività culturali, ricreative, assistenziali, formative, motorio-sportivo, turistiche. Per tali scopi ed attività il circolo potrà attuare tutte le iniziative necessarie ed opportune con strutture proprie ed avvalersi, se del caso, di strutture di terzi, private e/o pubbliche o con queste convenzionate.
  • nella realizzazione dei suoi compiti il circolo rivolge particolare attenzione a valorizzare atteggiamenti e comportamenti attivi degli associati e/o partecipanti al fine di determinare le condizioni di una più ampia ed estesa azione culturale volta a coinvolgere il più alto numero di persone per il rinnovamento democratico della società, della natura e dell’ambiente per una più elevata qualità della vita.
  • il circolo potrà operare anche in collaborazione con le strutture sindacali dell’azienda e/o con le strutture sindacali territoriali
  • il circolo, inoltre, può partecipare ad iniziative culturali e promuovere direttamente e/o indirettamente con altri circoli aziendali lo sviluppo delle proprie attività
  • il circolo ricerca momenti di confronto con le istituzioni pubbliche, enti locali ed enti culturali, turistici e sportivi per contribuire alla realizzazione di progetti condivisi che si collocano nel quadro di una programmazione territoriale delle attività del tempo libero.
  • il circolo per il raggiungimento dei propri scopi si potrebbe avvalere in modo determinante e/o prevalente delle prestazioni personali volontarie e gratuite dei propri aderenti.
  • il circolo in considerazione  della pluralità dei suoi fini e attività potrà articolarsi in sezioni specializzate e/o gruppi di interesse e/o gruppi di acquisto.
  • potrà inoltre promuovere cooperative, associazioni ed altri organismi autogestiti con il compito di rispondere alle esigenze e ai bisogni di quanti si riconoscono negli obbiettivi e nelle finalità del circolo stesso.
  • il circolo potrà favorire gli associati nell’acquisto di materiale e/o beni collegati all’attività istituzionale. Non potrà mai presentarsi, nell’ambito della sua attività istituzionale come diretto acquirente dei beni e/o materiale, ma sempre come intermediario che agisce in nome e per conto degli associati e mai in nome proprio. Nel caso in questione non potrà mai avere un magazzino: la consegna della merce potrà avvenire anche nei locali del circolo, ma dovrà consistere in un semplice smistamento veloce di quello ordinato.
  • Per l’attività di intermediazione offerta nell’ambito della sola attività istituzionale il circolo non potrà ricevere alcun compenso.
  • il circolo per il raggiungimento dei suoi scopi potrà esercitare anche attività commerciali di qualsiasi natura i cui proventi dovranno essere reinvestiti nell’attività istituzionale e/o a vantaggi dei propri associati.

Articolo 2 – Caratteristiche del circolo

Il circolo è un istituto unitario ed autonomo; non ha finalità di lucro, ma persegue il fine della solidarietà civile, culturale e sociale; è amministrativamente indipendente; è diretto democraticamente, attraverso il consiglio direttivo eletto da tutti gli associati.

 Gli impianti, i servizi, le strutture, le attività promosse ed organizzate dal circolo sono a disposizione di tutti gli associati i quali hanno diritto di fruire liberamente e nel rispetto degli appositi ed eventuali regolamenti; sono inoltre anche a disposizione di tutti i partecipanti ovvero gli associati aderenti ad altri circoli affiliati all’organizzazione nazionale a cui il circolo sia eventualmente affiliato.

Questi ultimi dovranno farne preventivamente richiesta al consiglio direttivo, direttamente o per tramite della rispettiva organizzazione di appartenenza. Il consiglio, a suo giudizio insindacabile, potrà anche non ammettere questi ultimi all’utilizzo delle strutture di cui sopra.

L’eventuale ammissione e quindi la partecipazione dovrà essere sempre nel rispetto dei regolamenti interni, dello statuto e delle finalità istituzionali del circolo stesso.

Articolo 3 – Soci del circolo

Possono essere associati del circolo tutti i lavoratori dipendenti e pensionati delle società facenti parte del gruppo DE AGOSTINI. Possono essere inoltre associati i familiari delle due categorie precedentemente specificate, purché rientranti nel rispettivo stato di famiglia.

Ogni persona dovrà, presentare una domanda di ammissione al consiglio direttivo, su modulistica predisposta, che deciderà motivatamente in merito. Avverso l’eventuale decisione di rifiuto l’aspirante associato non potrà intraprendere alcuna azione legale, in quanto la decisione si intende insindacabile

Tutti gli associati maggiori d'età hanno il diritto di voto valendo il principio del voto singolo.

Ogni associato esprime il proprio voto in tutte le sedute assembleari volte all’approvazione e le modificazioni dello statuto, dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell'associazione e ogni qualvolta, per la materia da trattare occorra una decisione assembleare;

Il rapporto associativo e le modalità associative volte a garantire l'effettività del rapporto medesimo si intendono uniformi. E’ esclusa espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa. Tutti gli associati maggiori d’età possono concorrere nell’eleggibilità dell’organo amministrativo e delle cariche sociali; le modalità di partecipazione e formazioni delle liste è oggetto di apposito regolamento.

Ogni associato può rappresentare al massimo altri due associati, durante le votazioni assembleari se munito di regolare delega. La quota o contributo associativo, ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte, si intende intrasmissibile e non rivalutabile.

Ogni associato è tenuto al pagamento della quota annua stabilita annualmente dall’organo amministrativo e deliberata dall’assemblea degli associati, all’osservanza dello statuto e ai regolamenti interni.

Ogni associato per poter partecipare alle sedute assembleari sia in proprio che per delega e/o rappresentare altri associati deve essere in regola con il pagamento della quota associativa.

Qualora, l’associato, non ottemperi alle disposizioni del presente statuto e degli eventuali regolamenti interni, alle delibere prese dagli organi sociali e/o sia moroso nel pagamento della quota sociale, senza giustificato motivo ed abitudinariamente, e/o rechi in qualunque modo danno morale o materiale al circolo, può essere sospeso e/o espulso dal circolo stesso, mediante delibera dell’assemblea degli associati su mozione del consiglio direttivo.

Cessa dalla qualifica di associato colui o colei che ne faccia espressa richiesta inviando una lettera raccomandata al consiglio direttivo entro il 30 settembre, tali dimissioni avranno effetto dal primo gennaio dell’anno successivo all’invio della raccomandata.

Cessa inoltre dalla qualifica di associato colui o colei che interrompa il rapporto di lavoro con una società del Gruppo De Agostini e Officine Grafiche Novara 1901 al di fuori della messa in quiescenza.

Articolo 4 – Organi del circolo

Gli organi del circolo sono:

a). l’assemblea

b).  il consiglio direttivo

c). il presidente

a) L’assemblea

L’assemblea è composta da tutti gli associati. Gli associati non in regola con il pagamento della quota associativa possono parteciparvi, solo come uditori, ma non possono esercitare il diritto di voto. L’assemblea delibera sulle materie ad essa riservate ed in particolar modo:

  • sulla approvazione del bilancio consuntivo annuale, composto di uno stato patrimoniale e conto economico, e, nel caso venga redatto, sul bilancio preventivo
  • approva il programma annuale e pluriennale di iniziative, di investimenti ed eventuali interventi straordinari
  • delibera la costituzione di sezioni, associazioni, società ed altri organismi e decide su eventuali controversie sui diversi regolamenti e sulla loro compatibilità con i principi dello statuto
  • decide, con motivazione, sulla sospensione e\o espulsione degli associati approva le modifiche dello statuto
  • stabilisce il numero dei membri del consiglio direttivo da eleggere,
  • nomina il comitato elettorale, composto da un massimo di 5 associati, per adempiere a tutte le formalità inerenti al voto
  • approva il regolamento per lo svolgimento delle elezioni e procede alle elezioni
  • approva la quota associativa annuale proposta dal consiglio direttivo.

L’assemblea riunita in prima convocazione, sia in seduta ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita con la presenza di metà più uno dei soci. In seconda convocazione e/o successive sono regolarmente costituite qualunque sia il numero degli intervenuti e la validità della delibera si ha quando la maggioranza assoluta dei presenti ha espresso voto positivo. La seconda convocazione, ovvero le successive,  dovranno avvenire almeno 24 ore dopo di quella fissata precedentemente. L’assemblea è convocata dal consiglio direttivo

  • almeno una volta l’anno dal consiglio direttivo, in seduta ordinaria, per l’approvazione del bilancio
  • in seduta straordinaria ogni volta che per le materie da trattare siano ritenute necessarie.

La convocazione può essere richiesta anche da 1/10 degli associati in regola con il pagamento della quota associativa e aventi diritto di voto.

L’avviso di convocazione dovrà essere comunicato agli associati almeno 10 giorni prima di quello fissato per la seduta, mediante avviso affisso in bacheca della sede sociale e delle eventuali unità secondarie, specificando la data, l’ora e la sede della riunione, nonchè l’ordine del giorno da discutere.

L’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta dal presidente del consiglio direttivo e in sua mancanza da persona nominata dall’assemblea.

Le delibere adottate dovranno essere riportate su un apposito libro delle sedute dell’assemblea degli associati con pagine numerate progressivamente.

Le votazioni possono avvenire

  • per alzata di mano
  • a scrutinio segreto, qualora ne faccia richiesta almeno un terzo dei presenti aventi diritto di voto.

b). Il consiglio direttivo

Il consiglio direttivo è l’organo che amministra il circolo ed è composto da un numero di membri compresi tra tre e  undici.  Nell’ambito del quale trova rappresentanza il Gruppo De Agostini con uno o due rappresentanti scelti dalla capogruppo a secondo che l’organo amministrativo sia composto da  sette o più membri. E’ investito dei più ampi poteri sia di ordinaria che straordinaria amministrazione, tranne quelli riservati per statuto o per legge all’assemblea degli associati. Elegge al suo interno il presidente. Fissa le responsabilità dei consiglieri in ordine alle attività del circolo per il conseguimento dei propri fini.

La prima riunione del consiglio successiva alla nomina è presieduta dal consigliere che ha ricevuto il maggior numero di voti.

Il consiglio può nominare al suo interno un comitato esecutivo.

Il consiglio direttivo, per compiti operativi nelle sezioni, nelle associazioni, nei gruppi di interesse e negli altri suoi organismi può avvalersi dell’attività volontaria dei suoi associati in grado, per competenze specifiche, di contribuire alla realizzazione di specifici programmi

Il consiglio dura in carica tre anni e può essere rieletto. Qualora dovesse venire a mancare, per dimissioni o decesso, uno dei componenti del consiglio subentra quello che nella rispettiva assemblea di nomina ha ottenuto i maggiori voti fra i non eletti. Il primo consiglio direttivo ed il suo presidente sono nominati in sede di costituzione.

Qualora venisse a mancare la maggioranza, per dimissioni o decesso, dei componenti il consiglio si considera decaduto.

Il consiglio direttivo

  • formula i programmi di attività sociale prevista dallo statuto e li sottopone all’assemblea
  • attua le deliberazioni dell’assemblea
  • propone all’assemblea i regolamenti delle sezioni, delle associazioni dei gruppi o degli altri organismi in cui si articola il circolo secondo le indicazioni dell’assemblea
  • elabora il bilancio consuntivo e/o preventivo
  • propone all’assemblea l’ammontare delle quote associative annuali, decide sull’ammontare delle quote suppletive per particolari attività su proposta della sezione interessata
  • promuove all’assemblea  le eventuali misure disciplinari degli associati
  • decide le forme e le modalità di partecipazione del circolo alle attività organizzate nell’ambito territoriale e la partecipazione del circolo alle attività delle forze sociali e dei singoli cittadini

Ogni riunione del consiglio direttivo è verbalizzata su apposito libro le cui pagine sono numerate progressivamente. Tutti gli incarichi sono completamente gratuiti

c). Il presidente

Il presidente rappresenta il circolo nei rapporti esterni, personalmente o a mezzo di suoi delegati, convoca il consiglio direttivo, cura l’attuazione delle delibere del consiglio direttivo stesso, stipula gli atti inerenti l’attività del circolo.

In caso di sua assenza o impedimento il consiglio può eleggere pro tempore un sostituto che ne faccia in tutto e per tutto le veci. Per dimissioni o decesso il sostituto pro tempore guiderà il consiglio fino alla scadenza del triennio di mandato. Il presidente o consigliere dimissionari saranno sempre e comunque responsabili per tutte le azioni e decisioni intraprese nel periodo di rispettivo mandato.

Articolo 5 – Il Patrimonio

  • Il patrimonio del circolo è costituito da
  • Quote associative
  • Contributi aziendali definiti contrattualmente tra le organizzazionisindacali dei lavoratori e quelle imprenditoriali
  • Eventuali versamenti dei dipendenti- pensionati e dei rispettivi familiari e di tutti coloro che fruiscono delle iniziative del circolo
  • Contributi pubblici
  • Proventi delle manifestazioni e delle gestioni del circolo
  • Donazioni, lasciti testamentari, elargizioni speciali ( sia di persone che di enti pubblici e privati ) concessi senza condizioni che limitino l’attività del circolo
  • Beni immobili e mobili di proprietà del circolo
  • Tutti gli altri contributi che per natura o per tipologia dovessero essere donati senza instaurare un rapporto sinallagmatico con l’attività del circolo stesso

Articolo 6 – Esercizio sociale

Gli esercizi sociali si chiudono al 31 dicembre di ogni anno. Entro il 31 marzo dell’anno successivo alla chiusura dell’esercizio sociale il consiglio direttivo deve redigere il bilancio, composto dello stato patrimoniale e del conto economico e secondo il criterio delle competenze economiche, da depositare presso la sede sociale entro il 30 aprile e dovrà essere presentato all’assemblea degli associati entro il 30 giugno.

L’eventuale avanzo di gestione dovrà essere accantonato per il 85% ad un fondo di riserva patrimoniale appositamente costituito dedito ad accogliere somme da reinvestire nella gestione del circolo mentre il restante 15% potrà essere devoluto ad enti che perseguano finalità assistenziali. Gli enti destinatari saranno scelti su proposta del consiglio dalla stessa assemblea degli associati.

E’ vietato distribuire, anche in forma indiretta, utili o avanzi di gestione fra gli associati del circolo stesso

Articolo 7 – Scioglimento del circolo

Lo scioglimento del circolo è deliberato dall’assemblea degli associati con il voto favorevole almeno del 75% degli associati sia in prima che nelle successive convocazioni.
In caso di scioglimento del circolo il patrimonio dell’ente, risultante dall’ultimo bilancio approvato potrà essere devoluto o ad altro circolo o ad altri enti che per natura e per fini esplichino la propria attività nei confronti di persone svantaggiate per ragioni fisiche sentito preventivamente l’organismo di controllo di cui all’articolo 3 comma 190 della legge 23 dicembre 1996 n. 662 .

La scelta del beneficiario è deliberata dall’assemblea con la maggioranza qualificata dei 2/3 dei soci.


Associazione Cral NOVADEA - DEAGOSTINI - Powered by Renato Pinna
Per maggiori informazioni su tutte le proposte/iniziative, rivolgersi a:
Mario Prelli
cell. 335.7783859
Amedea Cannavò
cell. 335.1918266

SOCI - NOVADEA
LO STATUTO


A norma dell’articolo 18 della Costituzione Italiana, degli artt. 36, 37, 38, del codice civile, della legge 266, 11 agosto 1991, dell’articolo 11 L. 300 statuto dei lavoratori e del D.Lgs 460/97 e successive modifiche, è liberamente costituito nell’ambito delle società del gruppo DE AGOSTINI il circolo ricreativo

ASSOCIAZIONE NOVADEA

con sede in Novara, via Giovanni da Verrazano n. 15

Articolo 1 – Principi e scopi

  • il circolo ha il compito fondamentale di promuovere e gestire, come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, iniziative ed attività culturali, ricreative, assistenziali, formative, motorio-sportivo, turistiche. Per tali scopi ed attività il circolo potrà attuare tutte le iniziative necessarie ed opportune con strutture proprie ed avvalersi, se del caso, di strutture di terzi, private e/o pubbliche o con queste convenzionate.
  • nella realizzazione dei suoi compiti il circolo rivolge particolare attenzione a valorizzare atteggiamenti e comportamenti attivi degli associati e/o partecipanti al fine di determinare le condizioni di una più ampia ed estesa azione culturale volta a coinvolgere il più alto numero di persone per il rinnovamento democratico della società, della natura e dell’ambiente per una più elevata qualità della vita.
  • il circolo potrà operare anche in collaborazione con le strutture sindacali dell’azienda e/o con le strutture sindacali territoriali
  • il circolo, inoltre, può partecipare ad iniziative culturali e promuovere direttamente e/o indirettamente con altri circoli aziendali lo sviluppo delle proprie attività
  • il circolo ricerca momenti di confronto con le istituzioni pubbliche, enti locali ed enti culturali, turistici e sportivi per contribuire alla realizzazione di progetti condivisi che si collocano nel quadro di una programmazione territoriale delle attività del tempo libero.
  • il circolo per il raggiungimento dei propri scopi si potrebbe avvalere in modo determinante e/o prevalente delle prestazioni personali volontarie e gratuite dei propri aderenti.
  • il circolo in considerazione  della pluralità dei suoi fini e attività potrà articolarsi in sezioni specializzate e/o gruppi di interesse e/o gruppi di acquisto.
  • potrà inoltre promuovere cooperative, associazioni ed altri organismi autogestiti con il compito di rispondere alle esigenze e ai bisogni di quanti si riconoscono negli obbiettivi e nelle finalità del circolo stesso.
  • il circolo potrà favorire gli associati nell’acquisto di materiale e/o beni collegati all’attività istituzionale. Non potrà mai presentarsi, nell’ambito della sua attività istituzionale come diretto acquirente dei beni e/o materiale, ma sempre come intermediario che agisce in nome e per conto degli associati e mai in nome proprio. Nel caso in questione non potrà mai avere un magazzino: la consegna della merce potrà avvenire anche nei locali del circolo, ma dovrà consistere in un semplice smistamento veloce di quello ordinato.
  • Per l’attività di intermediazione offerta nell’ambito della sola attività istituzionale il circolo non potrà ricevere alcun compenso.
  • il circolo per il raggiungimento dei suoi scopi potrà esercitare anche attività commerciali di qualsiasi natura i cui proventi dovranno essere reinvestiti nell’attività istituzionale e/o a vantaggi dei propri associati.

Articolo 2 – Caratteristiche del circolo

Il circolo è un istituto unitario ed autonomo; non ha finalità di lucro, ma persegue il fine della solidarietà civile, culturale e sociale; è amministrativamente indipendente; è diretto democraticamente, attraverso il consiglio direttivo eletto da tutti gli associati.

 Gli impianti, i servizi, le strutture, le attività promosse ed organizzate dal circolo sono a disposizione di tutti gli associati i quali hanno diritto di fruire liberamente e nel rispetto degli appositi ed eventuali regolamenti; sono inoltre anche a disposizione di tutti i partecipanti ovvero gli associati aderenti ad altri circoli affiliati all’organizzazione nazionale a cui il circolo sia eventualmente affiliato.

Questi ultimi dovranno farne preventivamente richiesta al consiglio direttivo, direttamente o per tramite della rispettiva organizzazione di appartenenza. Il consiglio, a suo giudizio insindacabile, potrà anche non ammettere questi ultimi all’utilizzo delle strutture di cui sopra.

L’eventuale ammissione e quindi la partecipazione dovrà essere sempre nel rispetto dei regolamenti interni, dello statuto e delle finalità istituzionali del circolo stesso.

Articolo 3 – Soci del circolo

Possono essere associati del circolo tutti i lavoratori dipendenti e pensionati delle società facenti parte del gruppo DE AGOSTINI. Possono essere inoltre associati i familiari delle due categorie precedentemente specificate, purché rientranti nel rispettivo stato di famiglia.

Ogni persona dovrà, presentare una domanda di ammissione al consiglio direttivo, su modulistica predisposta, che deciderà motivatamente in merito. Avverso l’eventuale decisione di rifiuto l’aspirante associato non potrà intraprendere alcuna azione legale, in quanto la decisione si intende insindacabile

Tutti gli associati maggiori d'età hanno il diritto di voto valendo il principio del voto singolo.

Ogni associato esprime il proprio voto in tutte le sedute assembleari volte all’approvazione e le modificazioni dello statuto, dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell'associazione e ogni qualvolta, per la materia da trattare occorra una decisione assembleare;

Il rapporto associativo e le modalità associative volte a garantire l'effettività del rapporto medesimo si intendono uniformi. E’ esclusa espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa. Tutti gli associati maggiori d’età possono concorrere nell’eleggibilità dell’organo amministrativo e delle cariche sociali; le modalità di partecipazione e formazioni delle liste è oggetto di apposito regolamento.

Ogni associato può rappresentare al massimo altri due associati, durante le votazioni assembleari se munito di regolare delega. La quota o contributo associativo, ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte, si intende intrasmissibile e non rivalutabile.

Ogni associato è tenuto al pagamento della quota annua stabilita annualmente dall’organo amministrativo e deliberata dall’assemblea degli associati, all’osservanza dello statuto e ai regolamenti interni.

Ogni associato per poter partecipare alle sedute assembleari sia in proprio che per delega e/o rappresentare altri associati deve essere in regola con il pagamento della quota associativa.

Qualora, l’associato, non ottemperi alle disposizioni del presente statuto e degli eventuali regolamenti interni, alle delibere prese dagli organi sociali e/o sia moroso nel pagamento della quota sociale, senza giustificato motivo ed abitudinariamente, e/o rechi in qualunque modo danno morale o materiale al circolo, può essere sospeso e/o espulso dal circolo stesso, mediante delibera dell’assemblea degli associati su mozione del consiglio direttivo.

Cessa dalla qualifica di associato colui o colei che ne faccia espressa richiesta inviando una lettera raccomandata al consiglio direttivo entro il 30 settembre, tali dimissioni avranno effetto dal primo gennaio dell’anno successivo all’invio della raccomandata.

Cessa inoltre dalla qualifica di associato colui o colei che interrompa il rapporto di lavoro con una società del Gruppo De Agostini e Officine Grafiche Novara 1901 al di fuori della messa in quiescenza.

Articolo 4 – Organi del circolo

Gli organi del circolo sono:

a). l’assemblea

b).  il consiglio direttivo

c). il presidente

a) L’assemblea

L’assemblea è composta da tutti gli associati. Gli associati non in regola con il pagamento della quota associativa possono parteciparvi, solo come uditori, ma non possono esercitare il diritto di voto. L’assemblea delibera sulle materie ad essa riservate ed in particolar modo:

  • sulla approvazione del bilancio consuntivo annuale, composto di uno stato patrimoniale e conto economico, e, nel caso venga redatto, sul bilancio preventivo
  • approva il programma annuale e pluriennale di iniziative, di investimenti ed eventuali interventi straordinari
  • delibera la costituzione di sezioni, associazioni, società ed altri organismi e decide su eventuali controversie sui diversi regolamenti e sulla loro compatibilità con i principi dello statuto
  • decide, con motivazione, sulla sospensione e\o espulsione degli associati approva le modifiche dello statuto
  • stabilisce il numero dei membri del consiglio direttivo da eleggere,
  • nomina il comitato elettorale, composto da un massimo di 5 associati, per adempiere a tutte le formalità inerenti al voto
  • approva il regolamento per lo svolgimento delle elezioni e procede alle elezioni
  • approva la quota associativa annuale proposta dal consiglio direttivo.

L’assemblea riunita in prima convocazione, sia in seduta ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita con la presenza di metà più uno dei soci. In seconda convocazione e/o successive sono regolarmente costituite qualunque sia il numero degli intervenuti e la validità della delibera si ha quando la maggioranza assoluta dei presenti ha espresso voto positivo. La seconda convocazione, ovvero le successive,  dovranno avvenire almeno 24 ore dopo di quella fissata precedentemente. L’assemblea è convocata dal consiglio direttivo

  • almeno una volta l’anno dal consiglio direttivo, in seduta ordinaria, per l’approvazione del bilancio
  • in seduta straordinaria ogni volta che per le materie da trattare siano ritenute necessarie.

La convocazione può essere richiesta anche da 1/10 degli associati in regola con il pagamento della quota associativa e aventi diritto di voto.

L’avviso di convocazione dovrà essere comunicato agli associati almeno 10 giorni prima di quello fissato per la seduta, mediante avviso affisso in bacheca della sede sociale e delle eventuali unità secondarie, specificando la data, l’ora e la sede della riunione, nonchè l’ordine del giorno da discutere.

L’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta dal presidente del consiglio direttivo e in sua mancanza da persona nominata dall’assemblea.

Le delibere adottate dovranno essere riportate su un apposito libro delle sedute dell’assemblea degli associati con pagine numerate progressivamente.

Le votazioni possono avvenire

  • per alzata di mano
  • a scrutinio segreto, qualora ne faccia richiesta almeno un terzo dei presenti aventi diritto di voto.

b). Il consiglio direttivo

Il consiglio direttivo è l’organo che amministra il circolo ed è composto da un numero di membri compresi tra tre e  undici.  Nell’ambito del quale trova rappresentanza il Gruppo De Agostini con uno o due rappresentanti scelti dalla capogruppo a secondo che l’organo amministrativo sia composto da  sette o più membri. E’ investito dei più ampi poteri sia di ordinaria che straordinaria amministrazione, tranne quelli riservati per statuto o per legge all’assemblea degli associati. Elegge al suo interno il presidente. Fissa le responsabilità dei consiglieri in ordine alle attività del circolo per il conseguimento dei propri fini.

La prima riunione del consiglio successiva alla nomina è presieduta dal consigliere che ha ricevuto il maggior numero di voti.

Il consiglio può nominare al suo interno un comitato esecutivo.

Il consiglio direttivo, per compiti operativi nelle sezioni, nelle associazioni, nei gruppi di interesse e negli altri suoi organismi può avvalersi dell’attività volontaria dei suoi associati in grado, per competenze specifiche, di contribuire alla realizzazione di specifici programmi

Il consiglio dura in carica tre anni e può essere rieletto. Qualora dovesse venire a mancare, per dimissioni o decesso, uno dei componenti del consiglio subentra quello che nella rispettiva assemblea di nomina ha ottenuto i maggiori voti fra i non eletti. Il primo consiglio direttivo ed il suo presidente sono nominati in sede di costituzione.

Qualora venisse a mancare la maggioranza, per dimissioni o decesso, dei componenti il consiglio si considera decaduto.

Il consiglio direttivo

  • formula i programmi di attività sociale prevista dallo statuto e li sottopone all’assemblea
  • attua le deliberazioni dell’assemblea
  • propone all’assemblea i regolamenti delle sezioni, delle associazioni dei gruppi o degli altri organismi in cui si articola il circolo secondo le indicazioni dell’assemblea
  • elabora il bilancio consuntivo e/o preventivo
  • propone all’assemblea l’ammontare delle quote associative annuali, decide sull’ammontare delle quote suppletive per particolari attività su proposta della sezione interessata
  • promuove all’assemblea  le eventuali misure disciplinari degli associati
  • decide le forme e le modalità di partecipazione del circolo alle attività organizzate nell’ambito territoriale e la partecipazione del circolo alle attività delle forze sociali e dei singoli cittadini

Ogni riunione del consiglio direttivo è verbalizzata su apposito libro le cui pagine sono numerate progressivamente. Tutti gli incarichi sono completamente gratuiti

c). Il presidente

Il presidente rappresenta il circolo nei rapporti esterni, personalmente o a mezzo di suoi delegati, convoca il consiglio direttivo, cura l’attuazione delle delibere del consiglio direttivo stesso, stipula gli atti inerenti l’attività del circolo.

In caso di sua assenza o impedimento il consiglio può eleggere pro tempore un sostituto che ne faccia in tutto e per tutto le veci. Per dimissioni o decesso il sostituto pro tempore guiderà il consiglio fino alla scadenza del triennio di mandato. Il presidente o consigliere dimissionari saranno sempre e comunque responsabili per tutte le azioni e decisioni intraprese nel periodo di rispettivo mandato.

Articolo 5 – Il Patrimonio

  • Il patrimonio del circolo è costituito da
  • Quote associative
  • Contributi aziendali definiti contrattualmente tra le organizzazionisindacali dei lavoratori e quelle imprenditoriali
  • Eventuali versamenti dei dipendenti- pensionati e dei rispettivi familiari e di tutti coloro che fruiscono delle iniziative del circolo
  • Contributi pubblici
  • Proventi delle manifestazioni e delle gestioni del circolo
  • Donazioni, lasciti testamentari, elargizioni speciali ( sia di persone che di enti pubblici e privati ) concessi senza condizioni che limitino l’attività del circolo
  • Beni immobili e mobili di proprietà del circolo
  • Tutti gli altri contributi che per natura o per tipologia dovessero essere donati senza instaurare un rapporto sinallagmatico con l’attività del circolo stesso

Articolo 6 – Esercizio sociale

Gli esercizi sociali si chiudono al 31 dicembre di ogni anno. Entro il 31 marzo dell’anno successivo alla chiusura dell’esercizio sociale il consiglio direttivo deve redigere il bilancio, composto dello stato patrimoniale e del conto economico e secondo il criterio delle competenze economiche, da depositare presso la sede sociale entro il 30 aprile e dovrà essere presentato all’assemblea degli associati entro il 30 giugno.

L’eventuale avanzo di gestione dovrà essere accantonato per il 85% ad un fondo di riserva patrimoniale appositamente costituito dedito ad accogliere somme da reinvestire nella gestione del circolo mentre il restante 15% potrà essere devoluto ad enti che perseguano finalità assistenziali. Gli enti destinatari saranno scelti su proposta del consiglio dalla stessa assemblea degli associati.

E’ vietato distribuire, anche in forma indiretta, utili o avanzi di gestione fra gli associati del circolo stesso

Articolo 7 – Scioglimento del circolo

Lo scioglimento del circolo è deliberato dall’assemblea degli associati con il voto favorevole almeno del 75% degli associati sia in prima che nelle successive convocazioni.
In caso di scioglimento del circolo il patrimonio dell’ente, risultante dall’ultimo bilancio approvato potrà essere devoluto o ad altro circolo o ad altri enti che per natura e per fini esplichino la propria attività nei confronti di persone svantaggiate per ragioni fisiche sentito preventivamente l’organismo di controllo di cui all’articolo 3 comma 190 della legge 23 dicembre 1996 n. 662 .

La scelta del beneficiario è deliberata dall’assemblea con la maggioranza qualificata dei 2/3 dei soci.

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